1.La tua passione artística. Quando è nata?
Ho iniziato a prendere sul serio la pittura nel 1980, 40 anni fa. Cominciai a prendere lezioni di disegno e i miei primi lavori li feci ad olio, nel 1986 ebbi il mio primo contatto con l’acquerello. Fu nel laboratorio di Angel Galán a Madrid.
2.Perché la tecnica dell’acquerello?
Quando conobbi la tecnica mi innamorai, la carta bianca, i colori mischiati con l’acqua, e i pennelli mi catturarono, le sorprese dell’acqua estranee alla mia volontà mi motivavano, era una sfida dominare l’acqua, mescolare i colori e sfruttare quella magia che appariva davanti ai miei occhi. Era facile lavorare sulla carta, comodo, appena non sporcavi, poter dipingere all’aperto fuori dallo studio, direttamente a contatto con il soggetto, questo per me aggiunge un valore alla pittura: è un momento unico, irripetibile, di senso e di emozione, non si darà mai la ripetizione, Non copiare una foto… sei solo tu e le tue emozioni.
3.Chi sono stati i tuoi maestri?
I miei maestri di Acquerello furono Angel Galán e nel 1992 conobbi l’AEDA (Gruppo Spagnolo di Acquerellisti). In AEDA ho incontrato i grandi maestri dell’acquerello spagnolo, Julio Quesada, Rafael Requena, e altri. In AEDA ogni venerdì pomeriggio un insegnante dipingeva dal vivo, davanti a tutti, era emozionante vedere come lavoravano e ho imparato molto.
Nel 1994 Julio Quesada mi invita a dipingere in vacanza nei viaggi che facevo con un piccolo gruppo in diversi luoghi della Spagna e all’estero, qui è nato il mio amore per la pittura del paesaggio dal vivo. Ho cominciato a uscire, a dipingere dal vivo nei vari concorsi all’aperto che convocano le città e i villaggi della Spagna, giornate di pittura veloce, in orario limitato e se ero fortunata, a vincere qualche premio, dipingere con altri compagni, conoscerci e condividere, è fantastico!
4. Ho letto il tuo curriculum. È molto ampio, tra partecipazioni, premi, riconoscimenti, mostre e molto altro. Tra tutti, ce n’è uno che ti ricorda qualcosa di speciale?
Quando conobbi il Gruppo (AEDA) mi proposero di entrare nel Consiglio di Amministrazione come Segretario Generale, il Presidente era il maestro Rafael Requena. È stato un apprendimento per me in tutti i sensi, sia nel mondo dell’acquerello che nella gestione del Gruppo.
Sempre per il mio carattere estroverso mi piace la ricerca, la creazione, provare altri materiali. A Madrid c’è anche l’AEPE (Associazione spagnola dei pittori e degli scultori), mi sono associata e ho iniziato a partecipare ai loro eventi e concorsi. Qui si doveva aprirsi un cammino con l’acquerello, questione difficile per le dimensioni, il supporto ecc., ma poco a poco, dipingendo dimensioni grandi per i concorsi e Saloni, 150×100 cm, carta arche 600 grms
Ho fatto in modo che il mio acquerello attirasse l’attenzione della giuria, che fosse competitiva con l’olio.
Ricordo il mio primo premio importante nel 1995 , la 3° Medaglia d’Acquarello al 62 Salone d’Autunno di Madrid realizzato nel Museo Spagnolo di Arte Contemporanea con un’opera dipinta dal vivo nella città di Ávila, fu una sorpresa inaspettata.
Un altro premio importante è stato il 1º. Premio dell’Illustre Ordine degli Avvocati di Madrid, oltre ad essere il più ricco in premi economici. Per me è stato importante anche il premio El monte Avena e il suo colore, alla rappresentazione spagnola in un’estemporanea tenuta nelle Dolomiti nel 1996, viaggio a Feltre dove ho incontrato Angelo Gorlini, è stato il mio primo riconoscimento all’estero!
5. Qual è il posto che hai conosciuto attraverso l’arte e che ti ha sorpreso?
In generale così nacque il mio amore per i viaggi, soprattutto quando conobbi il Maestro Spagnolo PEDRO CANO a Madrid anno 2007 nato in Murcia ma che viveva a Roma. Esponeva le Città Invisibili nel Centro Culturale della Villa di Madrid. È stata una guida per me, per il suo concetto di arte, per la sua onestà e la sua abilità, per me è il miglior pittore spagnolo vivente. Mi aiuta a ragionare, a pensare serenamente alla pittura.
Mi invitò a un workshop a Roma che avrebbe svolto alla Sapienza per i laureati in architettura. Questa fu la cosa più impressionante … Entrare nei Mercati del Traiano, poi durante il restauro, camminare su quelle pietre, interpretare…è stata pura emozione. Da allora lo seguo dove posso, mi impressionano anche i viaggi a Matera con lui fatti lo scorso ottobre.
L’acquerello mi ha permesso di conoscere altri paesi, Italia, India, Bali, Marocco, Europa…
6. Hai una personalità meravigliosa, sei empatica e simpatica. Questa attitudine, ti ha aiutato nella tua carriera artistica?
Sì. Mi piacciono le persone, condividere, questo mi ha aiutato a conoscere molti artisti, a valorizzare questi incontri senza rivalità solo per l’amore per l’acquarello che è la mia grande passione.
7. Hai mai incontrato difficoltà come donna?
Come donna non ho incontrato difficoltà, il mio carattere è forte, vado d’accordo, o ci provo con tutti, mi piace essere al mio posto: raggiunto con molti anni di lavoro.
8. Qual è la fonte della tua ispirazione?
Sono versatile!! Mi piace per lo più il paesaggio, anche la natura morta e l’urbano. Posso dipingere tutti questi temi con gusto. Mi ha aiutato molto organizzare il mio workshop 20 anni fa a Madrid per insegnare quello che sapevo, ho imparato molto dai miei studenti, facevamo molte attività insieme.
9. Quali saranno le tue prossime mostre?
La mia ultima personale a Madrid è stata nel 2018. Spero di riprendere presto, se questa pandemia ci lascia!
10. Isabel Alosete cosa vuole fare da grande?
Voglio sempre dipingere, sempre imparare, sempre essere una studentessa.
11. L’opera che più di tutte ti ricorda qualcosa di positivo
Quelle di grande formato, quelle che ho dipinto in dimostrazioni in pubblico. Una opera speciale durante l’esposizione a Bali, fu buona alla prima,pulita, trasparente e veloce, ricordo che ho detto, signori questo è finito, per me questo è acquerello, non posso più toccarlo.
12. I colori che non devono mai mancare nella tua tavolozza
Mi piacciono i colori di Winsor&newton, i blu: oltremare, cobalto; il brown madder in purezza, la tinta neutra, il giallo limone, il giallo Napoli mi aiuta con le basi uniformi.
13. Hai una carta preferita?
Si. Preferisco Arches in tutti i suoi formati e grammature. Ma la migliore è da 300 grm grana fine e rotolo per formati grandi. Aggraffata ad un telaio in legno una volta bagnata e una volta asciutto hai un supporto meraviglioso per dipingere, sembra un tamburo, e si può appendere direttamente senza vetro.
14. Durante la tua carriera artistica hai viaggiato molto. Qual è il paese che più ti ha affascinato per la sua bellezza, e torneresti a visitarlo per dipingerlo?
Italia, Marocco sempre, li abbiamo molto vicini.
15. Io amo delle tue opere la loro forza, scegli tonalità molto intense. Vuoi spiegarci il perché della tua scelta?
Questo è per il mio carattere Mediterraneo, il mio gusto per la luce, i contrasti e i colori, i paesaggi che vedo sono così, non si può davvero migliorare ciò che la natura ci regala,. vedo colori, lontananze, luce, per me l’acquerello è colore!
Ricordi i paesaggi andalusi? (la mia risposta: Certo! Paesaggi incantevoli.)
16. Durante i tuoi seminari Qual è il primo consiglio che dai ai tuoi allievi?
Importante: non avere paura, essere molto generosi con il colore, con la carta, preferisco pennelli grandi, se dipingi in grande farai grandi opere!
17. C’è qualcuno nella tua famiglia che vuole seguire la tua carriera artistica?
I miei nipoti sembra siano molto entusiasti… ma è solo per ora!
18. Rispondi a una domanda che finora nessuno ti ha fatto, ma alla quale hai sempre voluto rispondere
Sulla rivalità. Non entrare in quel gioco. Ognuno ha il suo posto. La pittura parla del pittore quando la insegni, il tempo dice tutto!
19. Dammi un elenco di artisti di cui ti piacerebbe leggere un’intervista. due spagnoli, due europei e due internazionali.
Dei maestri che ammiro troverai su Internet. Pedro Cano, Justo San Felices, Castagnet, Zbukvic .. i russi.. Konstantin Sterkhov e Viktoria Prischedko.
Di coloro credo siano molto lavoratori e con un futuro
Spagnoli, Pablo Rubén e Vicente García
Europei, Janine Gallizia, Besnik Xhemaili
Internazionali, Amit Kapoor, Agus Budiyanto