Il nuovo Futurismo

Vi mostro uno dei miei ultimi dipinti dello scorso anno.

Ho partecipato alla selezione per la 155 mostra annuale

dell’ AWS (American Watercolor Society) ma senza esito.

Fino alla definitiva comunicazione da parte dell’associazione, volevo che la mia opera rimanesse inedita.

Ora posso mostrarla con orgoglio.

Si! Perchè dietro c’è un idea, un concetto, un intenso studio.

La mia Idea di Nuovo Futurismo, di quel fantastico Studio sul Movimento,

l’Idea di rappresentare come una forma apparentemente uguale

viene concepita in maniera differente nello Spazio/Tempo.

Vi presento il primo dipinto di una lunga serie:

COLUCCI IN MOVIMENTO

 

Il mio primo concorso di pittura in Spagna

Lo scorso Sabato 13 di novembre ho partecipato per la prima volta in Spagna ad un concorso di pittura rapida en plein air.

Il concorso titolato “Mar de Velas” si è tenuto a Las Palmas di Gran Canaria.

Quest’anno tra l’altro c’era anche un premio dedicato al centenario dalla morte del Poeta canario Tomás Morales, per il quale se si voleva si poteva presentare un opera in formato rigorosamente A3 e solo in bianco e nero.

Esperienza fantastica, l’ambiente culturale che si respira durante questi eventi è unico, inoltre ho conosciuto persone fantastiche tra le quali delle compagne e compagni dell’Associazione Canaria Acquerellisti di cui faccio parte oltre al presidente.

Grazie a tutti e soprattutto a mia moglie che sempre mi accompagna in queste belle avventure.

Laboratorio di Mandala

Rilassati, crea e divertiti

Questo sabato 26 giugno dalle 10:00 alle 11:30 in Calle Juventud numero 35 Puerto del Rosario

Un laboratorio teorico-pratico su come rilassarsi, meditare e ritrovare il proprio equilibrio tra corpo e mente attraverso la creatività. La creatività è alla portata di tutti, quindi è importante lasciarsi trasportare dalle emozioni e ascoltarsi interiormente.
Verrà spiegata l’importanza dei simboli e dei colori. Imparerai a disegnare un mandala con il tuo modello. Imparerai come trovare il tuo mondo attraverso il disegno.

Laboratorio di Mandala

Rilassati, crea e divertiti

Questo sabato 26 giugno dalle 10:00 alle 11:30 in Calle Juventud numero 35 Puerto del Rosario

Un laboratorio teorico-pratico su come rilassarsi, meditare e ritrovare il proprio equilibrio tra corpo e mente attraverso la creatività. La creatività è alla portata di tutti, quindi è importante lasciarsi trasportare dalle emozioni e ascoltarsi interiormente.
Verrà spiegata l’importanza dei simboli e dei colori. Imparerai a disegnare un mandala con il tuo modello. Imparerai come trovare il tuo mondo attraverso il disegno.

Demo Live in FabrianoInAcquarello

Mi sento molto fortunato di aver partecipato alla manifestazione FabrianoInAcquarello. Sono molto felice del risultato della mia demo dal vivo. Così come delle critiche positive che ho ricevuto e che continuo a ricevere.

 

Qui troverete il link della demo dal vivo su YouTube

Lezione di Acquerello

Lezione di Acquerello

Avrò il grande piacere domani 15 e dopodomani 16 aprile di fare una lezione di Acquerello a dei giovani allievi della

Scuola Media Madre Teresa di Cucciago (CO).

La lezione si svolgerà durante l’orario della materia di Arte e Immagine, presieduta dalla professoressa Enza Miccoli, mia amica ed ex compagna di scuola, con la quale abbiamo in comune la grande passione per l’Arte.

Enza ha mostrato un grande interesse nei confronti della tecnica ad acquerello, nel quale sono specializzato, proponendomi questa lezione di divulgazione della tecnica. non ho potuto dire di no in quanto credo che:

la creatività è contagiosa ed è necessario trasmetterla

PICCOLO CUORE INCONSAPEVOLE.

Sono Onorato di aver partecipato all’evento, per la Giornata Internazionale della Poesia: ” L’ARTE CHE RACCONTA ” dove gli artisti dell’Associazione InArte, in collaborazione con il gruppo facebook Tra Parole E Immagini, dovevano interpretare con un opera visiva una poesia. Esperienza nuova ed interessante.

Io personalmente ho interpretato con un mio dipinto ad acquarello la poesia di Francesca Petrucci, che mi ha suscitato delle bellissime emozioni e che consiglio vivamente di leggere.

 

PICCOLO CUORE INCONSAPEVOLE.

Piccolo bocciolo
da un’amara terra respinto.
Colto
Strappato,
alla tua tenera vita.
Offerto in olocausto a
mani avide di bruttezza.
O, quella tua veste bianca!
Si che ti è degna.
Ora come sempre
ti sarà.
Tenero amore inesploso.
Condannato dal cielo e
dalla terra che
Ignara
accoglie le tue lacrime,
che non sa
di madri indurite,
oltraggiate,
dalla imposta miseria.
Quanto vorrei cullarti.
Offrirti vorrei
bambole di carezze,
lievi speranze di sogni,
un amore vero
da camminare.
Perdona
La colpa della mia lontananza.
Ma
Senza perdono
Sarò
davanti a Dio.
Francesca Petrucci.

 

#l’Intervista – ISABEL ALOSETE

1.La tua passione artística. Quando è nata?

Ho iniziato a prendere sul serio la pittura nel 1980, 40 anni fa. Cominciai a prendere lezioni di disegno e i miei primi lavori li feci ad olio, nel 1986 ebbi il mio primo contatto con l’acquerello. Fu nel laboratorio di Angel Galán a Madrid.

2.Perché la tecnica dell’acquerello? 

Quando conobbi la tecnica mi innamorai, la carta bianca, i colori mischiati con l’acqua, e i pennelli mi catturarono, le sorprese dell’acqua estranee alla mia volontà mi motivavano, era una sfida dominare l’acqua, mescolare i colori e sfruttare quella magia che appariva davanti ai miei occhi. Era facile lavorare sulla carta, comodo, appena non sporcavi, poter dipingere all’aperto fuori dallo studio, direttamente a contatto con il soggetto, questo per me aggiunge un valore alla pittura: è un momento unico, irripetibile, di senso e di emozione, non si darà mai la ripetizione, Non copiare una foto… sei solo tu e le tue emozioni.

 

 

 

 

 

 

3.Chi sono stati i tuoi maestri?

I miei maestri di Acquerello furono Angel Galán e nel 1992 conobbi l’AEDA (Gruppo Spagnolo di Acquerellisti). In AEDA ho incontrato i grandi maestri dell’acquerello spagnolo, Julio Quesada, Rafael Requena, e altri. In AEDA ogni venerdì pomeriggio un insegnante dipingeva dal vivo, davanti a tutti, era emozionante vedere come lavoravano e ho imparato molto.

Nel 1994 Julio Quesada mi invita a dipingere in vacanza nei viaggi che facevo con un piccolo gruppo in diversi luoghi della Spagna e all’estero, qui è nato il mio amore per la pittura del paesaggio dal vivo. Ho cominciato a uscire, a dipingere dal vivo nei vari concorsi all’aperto che convocano le città e i villaggi della Spagna, giornate di pittura veloce, in orario limitato e se ero fortunata, a vincere qualche premio,  dipingere con altri compagni,  conoscerci e condividere, è fantastico!


4. Ho letto il tuo curriculum. È molto ampio, tra partecipazioni, premi, riconoscimenti, mostre e molto altro. Tra tutti, ce n’è uno che ti ricorda qualcosa di speciale?

Quando conobbi il Gruppo (AEDA) mi proposero di entrare nel Consiglio di Amministrazione come Segretario Generale, il Presidente era il maestro Rafael Requena.  È stato un apprendimento per me in tutti i sensi, sia nel mondo dell’acquerello che nella gestione del Gruppo.
Sempre per il mio carattere estroverso mi piace la ricerca, la creazione, provare altri materiali. A Madrid c’è anche l’AEPE (Associazione spagnola dei pittori e degli scultori), mi sono associata e ho iniziato a partecipare ai loro eventi e concorsi.  Qui si doveva aprirsi un cammino con l’acquerello, questione difficile per le dimensioni, il supporto ecc., ma poco a poco, dipingendo dimensioni grandi per i concorsi e Saloni, 150×100 cm, carta arche 600 grms
Ho fatto in modo che il mio acquerello attirasse l’attenzione della giuria, che fosse competitiva con l’olio.
Ricordo il mio primo premio importante nel 1995 , la 3° Medaglia d’Acquarello al 62 Salone d’Autunno di Madrid realizzato nel Museo Spagnolo di Arte Contemporanea con un’opera dipinta dal vivo nella città di Ávila, fu una sorpresa inaspettata.
Un altro premio importante è stato il 1º. Premio dell’Illustre Ordine degli Avvocati di Madrid, oltre ad essere il più ricco in premi economici. Per me è stato importante anche il premio El monte Avena e il suo colore, alla rappresentazione spagnola in un’estemporanea tenuta nelle Dolomiti nel 1996, viaggio a Feltre dove ho incontrato Angelo Gorlini, è stato il mio primo riconoscimento all’estero!

5. Qual è il posto che hai conosciuto attraverso l’arte e che ti ha sorpreso?

In generale così nacque il mio amore per i viaggi, soprattutto quando conobbi il Maestro Spagnolo PEDRO CANO a Madrid anno 2007 nato in Murcia ma che viveva a Roma. Esponeva le Città Invisibili nel Centro Culturale della Villa di Madrid.  È stata una guida per me, per il suo concetto di arte, per la sua onestà e la sua abilità, per me è il miglior pittore spagnolo vivente. Mi aiuta a ragionare, a pensare serenamente alla pittura.
Mi invitò a un workshop a Roma che avrebbe svolto alla Sapienza per i laureati in architettura. Questa fu la cosa più impressionante … Entrare nei Mercati del Traiano, poi durante il restauro, camminare su quelle pietre, interpretare…è stata pura emozione. Da allora lo seguo dove posso, mi impressionano anche i viaggi a Matera con lui fatti lo scorso ottobre.
L’acquerello mi ha permesso di conoscere altri paesi, Italia, India, Bali, Marocco, Europa…

6. Hai una personalità meravigliosa, sei empatica e simpatica. Questa attitudine, ti ha aiutato nella tua carriera artistica?

Sì. Mi piacciono le persone, condividere, questo mi ha aiutato a conoscere molti artisti, a valorizzare questi incontri senza rivalità solo per l’amore per l’acquarello che è la mia grande passione.

7. Hai mai incontrato difficoltà come donna?

Come donna non ho incontrato difficoltà, il mio carattere è forte, vado d’accordo, o ci provo con tutti, mi piace essere al mio posto: raggiunto con molti anni di lavoro.

8. Qual è la fonte della tua ispirazione?

Sono versatile!! Mi piace per lo più il paesaggio, anche la natura morta e l’urbano. Posso dipingere tutti questi temi con gusto. Mi ha aiutato molto organizzare il mio workshop 20 anni fa a Madrid per insegnare quello che sapevo, ho imparato molto dai miei studenti, facevamo molte attività insieme.

9. Quali saranno le tue prossime mostre?

La mia ultima personale a Madrid è stata nel 2018. Spero di riprendere presto, se questa pandemia ci lascia!

10. Isabel Alosete cosa vuole fare da grande?

Voglio sempre dipingere, sempre imparare, sempre essere una studentessa.

11. L’opera che più di tutte ti ricorda qualcosa di positivo

Quelle di grande formato, quelle che ho dipinto in dimostrazioni in pubblico. Una opera speciale durante l’esposizione a Bali, fu buona alla prima,pulita, trasparente e veloce, ricordo che ho detto, signori questo è finito, per me questo è acquerello, non posso più toccarlo.

12. I colori che non devono mai mancare nella tua tavolozza

Mi piacciono i colori di Winsor&newton, i blu: oltremare, cobalto; il brown madder in purezza, la tinta neutra, il giallo limone, il giallo Napoli mi aiuta con le basi uniformi.

13. Hai una carta preferita?

Si. Preferisco Arches in tutti i suoi formati e grammature. Ma la migliore è da 300 grm grana fine e rotolo per formati grandi. Aggraffata ad un telaio in legno una volta bagnata e una volta asciutto hai un supporto meraviglioso per dipingere, sembra un tamburo, e si può appendere direttamente senza vetro.

14. Durante la tua carriera artistica hai viaggiato molto. Qual è il paese che più ti ha affascinato per la sua bellezza, e torneresti a visitarlo per dipingerlo?

Italia, Marocco sempre, li abbiamo molto vicini.

15. Io amo delle tue opere la loro forza, scegli tonalità molto intense. Vuoi spiegarci il perché della tua scelta?

Questo è per il mio carattere Mediterraneo, il mio gusto per la luce, i contrasti e i colori, i paesaggi che vedo sono così, non si può davvero migliorare ciò che la natura ci regala,. vedo colori, lontananze, luce, per me l’acquerello è colore!

Ricordi i paesaggi andalusi? (la mia risposta: Certo! Paesaggi incantevoli.)

16. Durante i tuoi seminari Qual è il primo consiglio che dai ai tuoi allievi?

Importante: non avere paura, essere molto generosi con il colore, con la carta, preferisco pennelli grandi, se dipingi in grande farai grandi opere!

17. C’è qualcuno nella tua famiglia che vuole seguire la tua carriera artistica?

I miei nipoti sembra siano molto entusiasti… ma è solo per ora!

18. Rispondi a una domanda che finora nessuno ti ha fatto, ma alla quale hai sempre voluto rispondere

Sulla rivalità. Non entrare in quel gioco. Ognuno ha il suo posto. La pittura parla del pittore quando la insegni, il tempo dice tutto!

19. Dammi un elenco di artisti di cui ti piacerebbe leggere un’intervista. due spagnoli, due europei e due internazionali.

Dei maestri che ammiro troverai su Internet. Pedro Cano, Justo San Felices, Castagnet, Zbukvic .. i russi.. Konstantin Sterkhov e Viktoria Prischedko.

 

Di coloro credo siano molto lavoratori e con un futuro

Spagnoli, Pablo Rubén e Vicente García

Europei, Janine Gallizia, Besnik Xhemaili

Internazionali, Amit Kapoor, Agus Budiyanto

 

#AzInterjú – Pasqualino Fracasso

1. Pasqualino Fracasso akvarellfestő, és még mi más?

Mérnök, tanár és jelenleg művész. Abban az értelemben, hogy már nem csak egy egyszerű akvarellművésznek érzem magam, vagyis aki akvarellel fest, hanem valakinek, aki alkot, kitalál, kommunikál és fejlődik (a művészről alkotott koncepcióm). Ezekben az években olyan utat tettem meg, amelynek során sok mindent megértettem önmagamról, a művészetről és az akvarell világáról, és rájöttem, hogy nem akarok egyszerű akvarellművész lenni.

2. Hogyan kerültél közel a művészvilághoz?

Gyerekkorom óta mindig rajzoltam, amíg a Műszaki Főiskolán tanultam, az ebédszünetekben a mérnöki munkám során, mindig. Egy rockzenekarban játszottam és amikor feloszlottunk, elkezdtem festeni, és az akvarellben megtaláltam azt a technikát, amely lehetővé tette számomra, hogy akkor (éjszaka) és ott (otthon) fessek, amikor éppen lehetőségem volt rá. Innentől kezdve szenvedélyes lettem, és elkezdtem tanulmányozni amerikai könyveken és folyóiratokon keresztül a nagy modern és kortárs akvarellistákat.

3. Mit jelent számodra az akvarell művészete?

A világot, amelyen keresztül lehet alkotni, kommunikálni, szórakozni, kikapcsolódni. A világ, amelyen keresztül megismerhetünk más embereket és szokatlan tapasztalatokat szerezhetünk és

jövedelemforrás is.

Pontosabban azért írtam “a világot”, mert az akvarell egy olyan világ, amelybe belépvén számos ajtó nyílt meg előttem és ez egyben egy párhuzamos világ is a mindennapi életemhez képest, amelyben a művészeten kívül minden mással foglalkozom.

Az akvarell varázslat. A vízzel való játék, a megszelídítés, de az is, ahogyan hagyja magát vezetni rajtad keresztül, a kiszámíthatatlanság kezelésének varázsa. Szeretem az olaj anyagszerűségét, de az akvarell szórakoztatóbb és érdekesebb.

Az akvarell művészete azonban számomra, hogy össze tudjam kombinálni azokat a mozdulatokat, amelyekkel az ecset egyetlen érintésével formát lehet létrehozni, a pigment sűrűségének és a papír nedvességtartalmának kezelésének bölcsessége, a szem és a fej optimális kompozíciójának létrehozása “elsőre” és a vízzel való játék szórakozása.

 

 

4. Te voltál az első olasz művész, akit kiválasztottak és díjaztak (mindkettőben) a rangos Nemzeti Akvarell Társaság és az Amerikai Akvarell Társaság nemzetközi éves kiállításán. Mondd el, mit érzeztél.

Ez volt az álmom, így amikor este (először) értesítést kaptam, nem aludtam egész éjjel az izgalomtól. Nagy eredmény volt látni, hogy munkámat a valódi bennfentesek nagyra értékelték, több ezer művész közül választották ki azok mellett, akiket mestereimnek tartottam. Az AWS továbbra is a 3-4 legsikeresebb nemzetközi verseny egyike, ahol a nagy nemzetközi mesterek vesznek részt, és ahol a munka szintje valóban nagyon magas. Különösen az utóbbi években, ahol a versenyek ugrásszerűen megsokszorozódtak, de gyakran közepesen alacsony szinten mozognak, és ahol az említett nagyok nem vesznek részt, ezek még mindig a referenciák, mert ott részt venni nagyon nehéz.

5. Mennyi idő telt el a technika elsajátítása és a között, míg elégedett lettél az  eredménnyel

A technika (vagy inkább a technikák elsajátítása, mert nagyon sok akvarell technika létezik) elsajátítása sok órányi gyakorlatot igényel, de még több elemzést és tanulmányozást. Mindig azt mondom, hogy a technikát kéz készíti, hogy ezerszer gyakorolsz, de minden más fejből jön, hogy meg kell tanulnod a megfelelő módon látni, gondolkodni és elvonatkoztatni. Az idő nem jelent semmit, mert heti 6 órát festek, és így sokáig tartott (2004-ben kezdtem). De a “fej” ideje emberenként különböző, függ az ambícióidtól, tapasztalataidtól, mennyit tanulsz és mersz…

Még nem vagyok megelégedve az eredményeimmel vagy jobb festményeimmel. Az általam készített festmények közül tetszik 1 a 7-ből (abban az értelemben, hogy a másik 6 egyszerűen nem tetszik!), és hogy elégedett legyek, a 7-ből 4-re szeretnék eljutni, így az út még mindig hosszú.

 

 

 

 

 

 

6. Volt-e olyan időszak, amikor azt hitted, hogy nem éri meg?

Soha. Mint korábban mondtam, nekem megérte, mert amikor festek, jól érzem magam, élek és jól élvezem. És megérte mindazokért az emberekért, akiket ismertem, az összes utam és az összes tapasztalatom miatt. Szerencsés vagyok mindezekért.

7. A személy, aki a legbüszkébb rád és hisz benned, mint művészben?

Azt állítom, hogy most, hogy látom a régi műveimet (amelyeket az emberek vásároltak és amelyekért sok bókot kaptam), nagyon csúnyának és alacsony szintűnek tartom őket, de ennek ellenére 10 évvel ezelőtt kapcsolatba kerültem néhány nagyszerű előadóval, akik sok tippet adtak nekem hogyan lehetne javítani és milyen utat válasszak. Leveleket írtam nekik (kézzel és postán küldtem el) és többször és segítőkészen válaszoltak nekem, és ez segített abban, hogy továbblépjek, mert valami különlegeset láttak bennem, még mindig nyersen, de különlegeset. Nagyon köszönöm Robert Wade-nek, Jeannie Mcguire-nek és Stan Millernek.

 

 

 

 

 

8. Ahhoz, hogy kövesse szenvedélyét, nem kellett családját háttérbe szorítania? 

Minden alkalommal, amikor csak tudtam, a családomat is magammal vittem (Kína, USA, Franciaország, Svédország stb.), mert szeretném megosztani velük a világjárás lehetőségét, valamint a más emberekkel és más kultúrákkal való találkozást. Otthon próbálok éjszaka festeni, vagy amikor nincs otthon senki, mert szerintem a legjobb minél több időt a családdal tölteni.

9. Van, aki a nyomdokaiba akar lépni a családból? 

Még nincs, de ki tudja, a probléma az, hogy a gyermekeim túl jónak látnak engem, és így megtörténik az összehasonlítás, amely ahelyett, hogy ösztönző lenne, egyfajta akadályt jelent. De az élet különös és én vagyok a bizonyíték erre. Tehát meglátjuk …

10. Lehet-e ma teljes munkaidős művésznek lenni Olaszországban?

Ez sok mindentől függ. Függ attól, hol élsz (a nagyvárosok és talán a turizmus több lehetőséget kínál a tanfolyamokra és az értékesítésre), a tudásodtól, függetlenül attól, hogy van-e családod vagy sem, az életstílustól, mennyire utálod a munkádat, amit csinálsz, stb.

Körültekintően döntöttem abban az értelemben, hogy családdal, jelzáloggal, autóval, gyerekekkel, stb. nem éreztem, hogy mindent feladnék egy olyan munkáért (bármennyire is gyönyörű), amelynek nincs biztonsága és gazdasági folytonossága, különösen ebben a furcsa és kiszámíthatatlan történelmi korszakban. Még mindig hiszek abban, hogy egyszer sikerülni fog, de most nem tudok választani, mert mélyen még mindig számítógépes mérnök vagyok!

 

 

11. Melyek azok a fázisok, amelyeket Pasqualino Fracasso követ egy festmény elkészítésében, elejétől a végéig?

10% keresi a képeket

60% kompozíció és design: színek tanulmányozása, kompozíciós vázlatok, változatok keresése, vágás stb.

25% kivitel: ceruzavonalak, sötét vagy intenzív színek alkalmazása, köztes tónusok, törlések, részletek kivitelezése

5% elemzés, retusálás és esetleges felfordulás

12. Mely színek nélkülözhetetlenek a palettádon?

3 elsődleges (indiai sárga, permanens rózsaszín, ultramarin kék), ftalokék, titán fehér

Aztán vannak olyan színek, amelyeket különösen szeretek: kobalt, türkiz, holdfekete, vízöntő zöld, sárga Nápoly és rose.

 

 

 

13. Melyik papírt részesíted előnyben?

Winsor&Newton satin-finished

14. Melyik az az ecset, amelyiktől sosem nem válsz meg?

Periódustól függ. Az utóbbi időben a tiszta mókus RESTAUROHOUSE a SZMAL nevű gyártótól a kedvenc, ami egy nagyon puha, természetes ecse, fantasztikus heggyel.

15. Tónusok, kompozíció, fények, szerinted melyik a legfontosabb a műnél?

Első: kompozíció, második: tónusok, harmadik: fények.

 

 

16. Van olyan festményed, amelyet évek óta nem fejeztél be?

Körülbelül húszegynéhány ilyen van. Pár év után levágom őket, és csak 60%-át hagyom megy a képnek.

17. Meséljen arról a munkáról, amelyre a legbüszkébb.

Az “Urban Abstract I” című alkotás, amelyet idén az American Watercolor Society nemzetközi kiállításon díjaztak. Ez a munka egy félig elvont bepillantás a torinói árkádok alá, nagyon tetszik, mert annyi tanulmányt igényelt, és kiváló formák, színek, meghatározott és határozatlan elemek szintézise; ez egy olyan mű, amelyet magas színvonalúnak tartok, és hogy ha más művész csinálta volna, azt mondtam volna magamnak: “Remélem, egyszer majd valami ilyesmit fogok csinálni!”

18. Az a hely, melyet a művészetnek köszönhetően ismertél meg és meglepett?

Kína. Az akvarellnek köszönhetően háromszor voltam Kínában, és olyan helyeket, kultúrát és embereket fedeztem fel, amelyekre soha nem számítottam és művészi szintű, igazán figyelemre méltó művészeket fedeztem fel.

19. Válaszolj egy olyan kérdésre, amelyet eddig senki nem tett fel neked, de mindig szeretted volna megválaszolni!

Az interjúalany kérdése: “kedvelsz néhány akvarell művészt: mi az, ami szembetűnő egy akvarell műalkotásban számodra?”

Válasz: “Technikailag engem megdöbbent a kompozíció érzete, azok a gesztusok, amelyekkel formákat hoznak létre, az egész kromatikus és tonális bonyolultsága. De mindezeket a vízionális kutatások, a “merészség”, a javaslat által összekapcsolódnak, ami túlmutat a valóságon. A nagy művészeknek mind az ecsetvonásokban, mind a vizuális hatásban sikerül összekapcsolniuk az elvont és a realista, meghatározott és határozatlan, ösztönös és finom egyensúlyt, ami álmodozásra késztet. Remélem, érthető voltam, mert tudom, hogy kissé túlcsavartam a szavakat.

20. A következő ember, akit megkérdezek, a te választásod. Ki legyen ő?

Attól függ, hogy olasz, spanyol vagy nemzetközi legyen? Sok nagyon jó akvarellművész van, még az olaszok között is. De nagyon különleges ízlésem van, ezért nagyon kevés művészt szeretek, így ajánlanám azokat az embereket, akiket nagyra becsülök, akik nem a szokásos nevek, és érdeklődve olvasnék egy interjút velük.

 

Nemzetközi: Eugene Chisnicean

Spanyol: Francisco Castro

Olasz: Roberto Zangarelli